Da «fare Puffi» a «bruciare»: 27 modi per dire che si salta scuola

I modi per indicare l’azione di saltare la scuola sono diversissimi nelle regioni italiane: noi ne abbiamo raccolti 27

Ormai ci siamo: da questa settimana gli studenti di tutte le regioni italiane entreranno in classe. Molti hanno già iniziato nei giorni scorsi, ma in alcune regioni – soprattutto del sud Italia – non è ancora suonata la prima campanella.

Ecco, con i primi giorni di scuola iniziano pensieri fondamentali nella mente di molti ragazzi e ragazze. Fra questi, il modo in cui saltare scuola alla prima occasione disponibile. Non ci scandalizziamo, lo abbiamo fatto tutti e ricordiamo almeno un episodio di questo tipo nella nostra adolescenza.

Da un punto di vista linguistico questa azione è molto interessante. Sì, perché ogni regione – in alcuni casi ogni città – ha sviluppato modi particolari per indicarla. Alcuni rivelano una creatività davvero sorprendente.

È il caso del riminese, dove gli studenti dicono fare Puffi. Fa sorridere, non è vero? Abbiamo provato a chiedere a un ex studente riminese il significato di questa espressione e la risposta ha una sua logica: «il senso è che i Puffi sono molto piccoli, quindi se scappano (dall’ingresso della scuola), nessuno se ne accorge. I Puffi, insomma, non li puoi trovare neanche se ti impegni».

Poi ci sono diversi verbi sparsi per le regioni e le città italiane: in Piemonte, per esempio, gli studenti tagliano.In Veneto bruciano, una forma senza dubbio forte, ma che non è sintomo di un’attitudine piromane nei confronti degli edifici scolastici e che non è soprattutto isolata; la metafora del fuoco torna, infatti, nel fare fuoco di altre regioni. A Verona, Daiana ci suggerisce che si dice però fare berna, non sapendo tuttavia se si tratti di una forma dialettale e o di italiano regionale (per la differenza, fondamentale, date uno sguardo qui). Qui non stiamo prendendo in considerazione, infatti, forme dialettali come il salentino nnargiare, ma solo quelle degli italiani che si parlano nelle diverse regioni.

Alcune forme sono diventate transregionali e vengono quindi comprese da gran parte degli italiani. È il caso di fare sega, marinare (un po’ datato forse per gli studenti di oggi) e fare filone.

Insomma, anche in questo caso, la nostra lingua dimostra una varietà e una creatività enorme. Qui sotto trovate tutti i modi di esprimere il concetto di saltare la scuola che ci avete segnalato sul profilo Instagram di Linguinsta.

(Foto: unsplash.com).