Un incontro dell’Alessandria Pride affronta il tema grazie a una ricerca dell’Osservatorio Regionale Antidiscriminazioni
I media, a tutti i livelli, hanno un ruolo non secondario nella rappresentazione delle identità di genere e dei temi legati alle pari opportunità. Ecco, ma con che linguaggio lo fanno? Optano per soluzioni davvero inclusive o – per inconsapevolezza o meno – incappano in scelte che sfociano in forme di discriminazione?
Nel calendario degli eventi di avvicinamento dell’Alessandria Pride, mercoledì 13 luglio alle ore 18, nella sala di Visioni_47 (via Trotti 47), l’Osservatorio Regionale Antidiscriminazioni del Piemonte sarà protagonista dell’evento Media locali e linguaggio inclusivo. Analisi, criticità e prospettive, che affronta il tema.
Si tratterà di un tavolo di confronto, che punta a dar vita a un dialogo costruttivo con il mondo giornalistico locale e con le realtà e le associazioni organizzatrici del Pride, ma aperto a tutti/e. Al centro del dibattito i primi dati disponibili di una ricerca che «mira a comprendere meglio la correttezza delle rappresentazioni, il linguaggio usato, il persistere o meno delle discriminazioni, operando in ottica intersezionale», come si legge in una nota.
Tre sono le linee di indagine dell’Osservatorio, nato da un accordo siglato tra la Regione Piemonte e l’Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Culture, Politica e Società, proprio grazie a una proposta dell’Associazione GiULiA Giornaliste del Piemonte:
- monitorare all’interno dell’informazione giornalistica locale la presenza e la declinazione dei temi di genere e sulla disabilità, il corretto uso del linguaggio e la visibilità di soggettività femminili e disabili ai vertici della comunità piemontese;
- monitorare i processi di selezione delle candidature e la presenza di temi di genere e disabili all’interno del dibattito elettorale;
- verificare attraverso un monitoraggio interno alle testate locali la presenza e la posizione di figure femminili.
Fra le relatrici del panel figurano: Marinella Belluati, docente di Analisi dei Media presso il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino; Francesca Tampone, ricercatrice che sta conducendo il monitoraggio; Mimma Caligaris, giornalista de Il Piccolo, presidente della Commissione Pari Opportunità della Federazione Nazionale della Stampa, nonché di recente nominata nel Gender Council dell’Ifj, la Federazione Internazionale dei Giornalisti e delle Giornaliste; Manuela Manera, libera ricercatrice e autrice del libro La lingua che cambia (Eris, 2021). A dialogare con loro saranno Monia D’Addio e Simone Stefan, mentre la moderazione è affidata alle giornaliste dell’Associazione GiULiA Elena Miglietti e Ilaria Leccardi che, assieme alle colleghe Sara Iacomussi e Stefanella Campana, seguono la disseminazione dei risultati della ricerca.
(Foto: unsplash.com).