Un progetto per avvicinare i più giovani in modo divertente alla lingua delle persone non udenti
È possibile imparare qualcosa sulle lingue sui social? Certo che sì; per aumentare la propria competenza linguistica, come in tutti gli ambiti, c’è però modo e modo: alcuni sono più coinvolgenti, altri terribilmente noiosi. Ecco, per quanto riguarda la lingua dei segni italiana (LIS), l’Ente Nazionale Sordi (ENS) e il Comitato Giovani Sordi Italiani (CGSI), con la collaborazione delle agenzie DLVBBDO e Omnicom PR Group, hanno pensato a uno strumento che potrebbe fornire alcune nozioni di base a migliaia di giovanissimi.
Da febbraio 2022 The Sign Dance porta infatti alcune parole ed espressioni della lingua dei segni italiana su TikTok, trasformando i brevi video tipici di questa piattaforma social in micro-lezioni accattivanti. Un progetto che interessa non solo i sordi, ma anzi pensato per avvicinare tutta la popolazione a una lingua, ufficiale dal 2021, che attualmente conoscono solo circa 100.000 italiani e che si aggiunge ad altri strumenti per aumentare l’apertura della società nei confronti delle differenze, come quella di Samsung di cui vi abbiamo parlato qui.
Il senso di TikTok
Gli organizzatori dell’iniziativa spiegano in una nota che «TikTok è il social network più in crescita, nonché la piattaforma più diffusa tra le nuove generazioni per la sua inclusività e, soprattutto, il luogo prediletto dalla Gen Z per dare sfogo alla creatività attraverso coreografie e balletti, che fanno dei segni e delle espressioni facciali i protagonisti, proprio come nel caso della LIS».
Come viene condotta questa campagna didattica in pratica? Sfruttando alcune frasi delle hit musicali più famose che vengono coreografate con le loro traduzioni nella lingua dei segni italiana: un modo per far capire che basta anche un balletto per iniziare a familiarizzare con questa lingua.
Alcuni artisti hanno già condiviso l’iniziativa, fra cui La Rappresentante di Lista, i Negramaro e Biagio Antonacci che hanno ripostato sui loro canali social i balletti in LIS dei loro pezzi più famosi.
Il progetto ha visto la supervisione di Carlo di Biase e Nicola Della Maggiora, professionisti sordi della LIS dell’Ente Nazionale Sordi, che hanno permesso di comunicare in modo efficace un progetto dal grande valore sociale.