Il fascino della cultura ammalia quasi tutti e tutte. Qui trovate alcune espressioni da sfoggiare con partner e amici
Con le parole si possono fare dei figuroni. Sì, certo, bisognerebbe maneggiarle con una certa perizia e l’impresa non è semplice per tutti. A un appuntamento galante, ad esempio, quanti punti potreste guadagnare infilando in un discorso pop un’espressione in latino, tipo excusatio non petita, accusatio manifesta oppure memento audere semper? Una di quelle che si sono conservate nella nostra lingua e che fanno subito effetto “chic-linguistico”. Un’arma da tenersi buona per il momento giusto e di cui non abusare, pena il rischio di apparire boriosi e pure un po’ pallosetti.
Ecco, qui di seguito ne abbiamo selezionate sei e vi spieghiamo in breve cosa significano, dandovi anche alcuni esempi di applicazione tratti dalla vita coniugale fra Annina e Luigino.
Omnia vincit amor
«No, Annina, tu non mi puoi scaricare! Il nostro è un sentimento sincero e anche se abbiamo mille problemi, omnia vincit amor».
E come potrebbe scaricarvi a questo punto? L’amore vince su ogni cosa – questo significa letteralmente – come ci insegna Virgilio nelle Bucoliche, l’opera da cui è tratta questa espressione.
Est modus in rebus
C’è una misura in tutte le cose recita questa locuzione latina. È un’ottima soluzione per invitare alla moderazione in qualsiasi contesto.
«Annina, santo cielo, non dirmi che ha comprato l’ennesimo paio di scarpe? Ne avevi già una trentina! Suvvia, est modus in rebus».
Cum grano salis
«No, senti Luigino, hai rotto. Stavolta non tornare dal Lidl con quattro buste piene di birre e caramelle gommose sai? Sta spesa devi farla cum grano salis».
Con buonsenso, usando la testa, insomma. Come tutti sanno, occorre pensare anche a frutta e verdura.
Deus ex machina
«Luigino, hai fatto un macello con sto trapano che neanche Bin Laden, guarda. Qui o arriva un deus ex machina o siamo fregati».
Sì perché il muro ormai assomiglia a una fetta di gruviera. Può salvarlo solo qualcosa o qualcuno che risolva incredibilmente questa situazione complessa.
Excusatio non petita, accusatio manifesta
Questa espressione è imparentata per quanto riguarda il senso all’italiana «chi si scusa, si accusa». Letteralmente significa scusa non richiesta, accusa manifesta (nel senso di chiara). Insomma chi adduce una giustificazione che non gli è stata richiesta (auto)denuncia una chiara colpevolezza. Vediamo un esempio che ci aiuta a capire come usarla.
[Luigino viene sorpreso di fianco a un vaso rotto da Annina, che lo guarda con serietà]
«Giuro che non sono stato io!».
«Eh eh Luigino, excusatio non petita, accusatio manifesta».
Memento audere semper
Questa espressione è effettivamente in latino, ma non dobbiamo farci trarre in inganno: non è infatti nata ai tempi di Cicerone e Sallustio, bensì nel Novecento per iniziativa del poeta Gabriele D’Annunzio, che intendeva omaggiare (purtroppo) uno strumento bellico, il Motoscafo Armato Silurante (il cui acronimo è uguale a quello di questa locuzione). Significa letteralmente ricorda di osare sempre, un invito insomma a gettare il cuore oltre all’ostacolo.
«Luigino, hai comprato di nuovo gli yogurt alla pesca, possibile che non riesci mai a stupirmi? Memento audere semper».