Andrea Lorenzon produce un contenuto video esilarante che fa riflettere con un sorriso sull’uso disgiuntivo del piuttosto che
Fra i grandi temi linguistici oggetto di discussione negli ultimi anni c’è il famoso piuttosto che. È sotto gli occhi di tutti che l’uso di questa formula ha subìto un cambiamento, assumendo un valore disgiuntivo.
Cosa significa? Banalmente che viene utilizzato impropriamente con lo stesso significato di oppure. Impropriamente significa per l’appunto che questo significato non appartiene, non è proprio, di questa espressione stando ai manuali di grammatica.
E in effetti questo utilizzo fa accapponare la pelle a molti “puristi”, ma il punto di partenza per affrontare la questione è quello che vi abbiamo spiegato qui.
Tenendo fermo il fatto, quindi, che siamo noi a plasmare la lingua, è fuor di dubbio che l’uso disgiuntivo di piuttosto che non suona bene a molti. In particolare sono i parlanti delle regioni centro meridionali a non ritrovarsi in questo uso. Il motivo è semplice: il valore disgiuntivo pare sia nato fra i parlanti delle classi socio-culturali medio alte del nord Italia, come osserva estensivamente Ornella Castellani Polidori in questo contributo sul sito dell’Accademia della Crusca.
Poi questo andazzo si è diffuso velocemente. Dalla lingua parlata si è esteso a quella scritta, non solo in contesti linguistici informali, come potrebbe essere quello di WhatsApp, ma anche, ad esempio, nella scrittura degli studenti. Come spesso accade, un contributo fondamentale è arrivato dalla televisione; molti colleghi giornalisti hanno iniziato a farvi ricorso, avviando così un processo che ora è difficile immaginare possa invertire la rotta.
Se nutrite ancora dei dubbi su questa evoluzione linguistica in atto, vi consiglio di guardare questo video semplicemente esilarante di Andrea Lorenzon, autore e proprietario del geniale canale YouTube Cartoni Morti. Un modo efficace anche per utenti molto giovani per capire in che modo l’uso disgiuntivo di piuttosto che non rispetta le norme grammaticali dell’italiano (quale italiano, sarebbe tutto da discutere: date uno sguardo a questo per capire meglio). Consigliatissimo, quindi, a tutti i docenti che vogliano spiegare in modo accattivante questa trasformazione linguistica.