Olimpiadi, 5 espressioni sportive che usiamo tutti i giorni

Dalla sorprendente origine di «partire in quarta» alla spugna che gettiamo quando ci arrendiamo: ecco cinque espressioni nate in ambito sportivo

Lo sport drena nella lingua che usiamo quotidianamente un numero cospicuo di tecnicismi e di espressioni particolari.

Alcuni possono derivare da trovate particolarmente creative in occasione di eventi dalla grande eco. È il caso degli ultimi Europei di calcio: la Treccani, ad esempio, da qualche giorno ha inserito il tiraggiro di Lorenzo Insigne tra i neologismi italiani definendolo come «il tiro a giro, fatto colpendo il pallone in modo da imprimergli un forte effetto a rientrare». In Germania, invece, è stato Giorgio Chiellini a ispirare il Chiellinigketi, parola nata per indicare un atteggiamento capace di «guardare alle cose in modo più leggero. Essere allegri senza perdere la serietà, svolgere il proprio lavoro nel miglior modo possibile e divertirsi il più possibile mentre lo si fa».

Ma questi sono nuovi ingressi, sulla cui longevità nelle lingue non ci è dato ancora sapere. Ciò che sappiamo, invece, è che altre espressioni sportive si sono ritagliate un posto fisso nel nostro sistema linguistico e grazie a Babbel, nota app per l’apprendimento linguistico, ne abbiamo raccolte cinque cercando di rintracciarne l’origine e di rinfrescarne il significato.

L’origine sorprendente di partire in quarta

Significa avviare un progetto con veemenza ed entusiasmo. Ma diversamente da quello che molti di noi credono, la quarta marcia non ha nulla a che vedere con le marce automobilistiche. Si tratta invece di una posizione della scherma molto offensiva, con la quale si può sferrare un attacco veloce e spesso decisivo. Sempre dalla scherma proviene anche il sostantivo stoccata, che in senso figurato significa allusione maliziosa e pungente.

Gettare la spugna

L’inglese throw in the towel (quindi lanciare l’asciugamano) allude all’oggetto che oggi i pugili fanno come dichiarazione di resa. Ma una volta, l’oggetto che veniva lanciato era quello dell’espressione italiana, la spugna. L’espressione si è allargata oltre le corde del ring a indicare l’atto di arrendersi e ritirarsi da una qualsiasi impresa.

Alzare l’asticella

Deriva dalle competizioni di salto in alto, la disciplina che ha visto il nostro Gianmarco Tamberi conquistare l’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Significa alzare gli standard e le aspettative.

Mettere alle corde

Ancora il pugilato: questa espressione è usata per indicare una posizione che non lascia vie d’uscita, come un pugile costretto dall’avversario nell’angolo del ring senza poter fuggire perché impedito dalle corde.

La palla è nel tuo campo

È un’espressione molto usata, soprattutto nei paesi anglofoni, che nasce dal tennis. Significa che è il turno di qualcuno di agire e fare la mossa successiva, un po’ come i un’altra espressione sportiva, passare la palla a qualcuno.

(Foto: unsplash.com).