Cartoni Morti colpisce ancora e fa quello che dovrebbero fare i mezzi di informazione, ma lo fa meglio
Comunicazione e informazione sono due cose distinte, ripetiamo spesso. Ma di fatto la prima è un insieme più esteso e la seconda senza di essa non dovrebbe esistere. Chiariamoci: che senso ha un articolo che non arriva al lettore per N motivi? Perché troppo sciatto, troppo complesso, troppo lungo, troppo ermetico: i motivi che possono non mettere in comune un messaggio sono molti.
Nel periodo della pandemia, forse mai come prima, ci siamo accorti di questo fattaccio: ci dicono un sacco di cose, ma quante ci restano? Quante ne comprendiamo? Siamo bombardati di informazioni che ci rimbalzano sul padiglione auricolare in qualche modo.
Sul vaccino contro la Covid19 (femminile, sì) ci sono poi dei capolavori mediatici. Succede che, complici i giornali a caccia di click (le copie cartacee ormai si assottigliano sempre più), l’intervista a un medico no-vax (magari su 50 pro vax) abbia una risonanza gigantesca. Mettiamolo in chiaro, in una vera democrazia tutti devono poter dire la propria opinione e i mezzi di informazione dovrebbero dar voce a una platea il più ampia possibile. Però, ecco, occorre anche mettere sul bilancino gli effetti di un articolo: porta click, ok, ma se poi insinua il dubbio sull’efficacia del vaccino a 100 persone che a loro volta lo insinuano ad altrettante? È un bel dilemma, insomma, perché le diverse visioni su una medesima faccenda non si dovrebbero mai censurare.
Ma leviamoci da questo ginepraio etico-editoriale e posiamo lo sguardo su un altro fattaccio: i mezzi di informazione sono in grado di far capire al proprio pubblico che molti dei dubbi sull’efficacia del vaccino sono infondati? Beh, dovrebbero, sì, ma spesso non ci riescono affatto.
Succede poi, invece, che un creatore digitale che si chiama Andrea Lorenzon – in arte Cartoni Morti – si sprema le meningi e in soli sette minuti di video, a metà strada tra il sorriso e l’informazione, colpisca dritto nel segno. Non si tratterà di informazione (ne siamo poi così sicuri?), ma di certo comunica, eccome se lo fa: su YouTube lo hanno visto già oltre un milione di persone e i commenti sul suo profilo Instagram non lasciano molti dubbi sull’efficacia di questo prodotto editoriale che uno per uno scardina tutte le remore più ricorrenti sulla vaccinazione contro la Covid19.
(Foto: unsplash.com).