Molto e lo ricorda anche il progetto Lettori si nasce di Mus-e Italia Onlus che ha coinvolto 800 bambini, alcuni dei quali all’interno di reparti ospedalieri pediatrici
La lettura ad alta voce chiama in causa capacità specifiche e rispetto alla lettura in silenzio attiva percorsi neurocognitivi particolari. Non è un caso, ad esempio, se molti bambini dislessici riescono a leggere e comprendere testi senza difficoltà particolari, ma nel momento in cui sono chiamati a farlo a voce alta, spesso hanno diverse incertezze.
È quindi significativo l’impegno profuso da iniziative come Lettori si nasce che ha proprio l’obbiettivo di incoraggiare la lettura ad alta voce tra i bambini più piccoli, favorendo l’acquisizione di competenze cognitive, emotive e sociali fondamentali per il loro sviluppo. Un progetto avviato da Mus-e Italia Onlus, che dal 1999 si occupa di contrastare la povertà educativa, che mira a sensibilizzare genitori ed educatori sull’importanza di questa pratica nella prima infanzia.
I numeri parlano di un’iniziativa strutturata e rivolta a una platea ampia: 800 bambini e le loro famiglie, 31 scuole dell’infanzia, 80 educatori, 17 artisti in 4 città italiane – Bologna, Fermo, Genova e Torino – circa 2.300 libri donati, oltre 1000 ore di laboratori di lettura ad alta voce, sia online sia in presenza.
Il percorso è aperto anche ad alcuni luoghi e contesti particolarmente difficili, in cui spesso la lettura non è immediatamente percepita nella sua importanza. Lettori si nasce coinvolge infatti anche i reparti pediatrici di alcuni ospedali fra cui l’Ospedale Sant’Orsola di Bologna e il centro ostetrico Con-Tatto di Torino.
A completamento del progetto, Mus-e Italia Onlus prevede infine di donare alle famiglie e alle scuole dell’infanzia coinvolte oltre 23.000 libri per l’infanzia, selezionati con speciale attenzione ai bambini di culture differenti o diverse abilità.
«Uno dei fattori distintivi del progetto Lettori si nasce è la scelta di concentrarsi in particolare sulle scuole dell’infanzia, luoghi in cui i bambini trascorrono gran parte del loro tempo, per costruire un percorso originale e strutturato di invito alla lettura» spiega Federica Maltese, segretario generale di Mus-e Italia Onlus. «Per la prima volta, poi, non saranno solo le scuole a farsi ambasciatrici della lettura ad alta voce, ma anche luoghi nuovi e diversi, come i reparti pediatrici, i centri ostetrici e le biblioteche dedicate ai bisogni speciali di bambini con diverse abilità. Perché leggere è davvero un diritto di tutti».
Chi è Mus-e Italia Onlus
Attiva in Italia dal 1999, l’Associazione Mus-e Italia Onlus promuove nel nostro Paese il programma multiculturale europeo Mus-e (Musique Europe), che si propone di educare le nuove generazioni al rispetto di ogni cultura, attraverso esperienze artistico-educative che aiutano i “futuri cittadini” a comprendere come le differenze possano essere fonte di ricchezza, di confronto, di conoscenza e di solidale convivenza.
Mus-e Italia si impegna a portare i laboratori artistici nelle classi più a rischio, nella convinzione che ogni bambino abbia il diritto di sperimentare i linguaggi dell’Arte, indipendentemente da dove vive e dalla sua situazione economica e famigliare.
Le attività Mus-e si svolgono nelle ultime classi della scuola dell’infanzia e alle prime classi della scuola Primaria, con cadenza settimanale da gennaio a maggio durante l’orario curriculare. Il percorso formativo ha la durata di tre anni ed è completamente gratuito per le famiglie. Il Programma Mus-e è attivo oggi in 13 città italiane – Bologna, Brescia, Fermo, Firenze, Genova, Lecce, Milano, Napoli, Parma, Reggio Emilia, Roma, Torino e Verona – e coinvolge oltre 12.815 bambini, 578 classi, 182 artisti.
(Foto: © Mus-e Italia Onlus).