Succede a Pavullo, in provincia di Modena, dove la fragilità nella fragilità merita un’attenzione linguistica in più
Inevitabilmente siamo portati a pensare che tutti affrontino questo momento di difficoltà allo stesso modo. Ma come il Coronavirus COVID-19 avrebbe dovuto ricordarci ormai, non tutti affrontiamo i momenti complessi allo stesso modo. Dimostriamo nelle diverse situazioni, gradi diversi di fragilità a seconda della nostra indole e della nostra storia personale.
Gli anziani sono per questioni biologiche i più esposti in questa circostanza insieme a coloro che hanno importanti patologie pregresse. Ma altri pazienti possono trovarsi ad affrontare con maggiore difficoltà le conseguenze di un contagio a causa di una disabilità sensoriale.
Chi non sente bene ad esempio, può trovarsi in un vortice nel vortice. Steso su una barella, vede la concitazione, il dolore, la preoccupazione degli operatori sanitari e potrebbe vivere vissuti di ansia particolarmente intensi che senza dubbio non aiutano in quelle circostanze.
Colpisce quindi l’iniziativa comunicativa delle infermiere del reparto di terapia intensiva dell’Ospedale di Pavullo, in provincia di Modena, segnalata da Mashable Italia. Munite di fogli e pennarelli hanno creato dei cartelli informativi, sì, ma anche pieni di dolcezza per far capire ai pazienti con difficoltà uditive cosa stesse succedendo e cosa li aspettasse.
Dal semplice esito del tampone al messaggio di un parente, dei figli: un messaggio di speranza che costa poco, ma produce tantissimo a livello emotivo. Le parole scritte, in questo caso, fanno davvero la differenza.
(Foto: Facebook Azienda USL di Modena).