Tiramisù: in che modo il suo nome è legato al sesso?

Una delle teorie sulla nascita del tiramisù riconduce la sua invenzione a esigenze coniugali

Il tiramisù è uno dei dolci italiani più noti e amati nel mondo. Fin qui credo che nessuno avrà nulla da obbiettare. C’è però una certa diatriba sulle sue origini: la paternità di questo pezzo da novanta della cucina italiana è contesa fra diverse regioni, Friuli Venezia Giulia e Veneto in testa.

Ecco, senza stare a esprimere opinioni in merito, vorrei invece raccontarvi qui un’ipotesi che lega il nome e la nascita di questo dolce a un altro dei piaceri della vita, il sesso. Cosa c’entra il tiramisù con il sesso? Questa domanda dovrebbe farvi già accendere una lampadina.

Eh sì, una delle teorie sulla nascita del tiramisù attribuisce la sua invenzione a una maîtresse di Treviso. Sì, proprio così, la manager di una casa chiusa avrebbe inventato uno stratagemma per permettere ai propri clienti di tornare a casa dalle mogli senza segni di cedimento. Insomma, un dolce per tirarli su. Secondo questa ipotesi, infatti, il nome originario sarebbe stato Tireme su. E dando uno sguardo agli ingredienti la signora potrebbe non essersi sbagliata di molto. Si tratta, infatti, di componenti non solo con molte calorie, ma anche con una certa quantità di caffeina, una sostanza psicoattiva in grado di stimolare e focalizzare la nostra attenzione.

Ora, non vorrei creare false speranze: non è che se vi scofanate una teglia di tiramisù, stasera incendiate le lenzuola con il vostro partner. Però con questa storia potreste fare un figurone alla prossima occasione in cui sarà servito questo dolce.

Dato il successo in tutta la penisola – e poi all’estero – il nome trevigiano è stato italianizzato e il verbo (tirami) e l’avverbio (su) sono stati uniti in un’unica parola. Questo fenomeno si chiama tecnicamente univerbazione e nel mondo del cibo non è così infrequente. Un altro esempio molto famoso è, infatti, il pomodoro. Sì, anche la celebre bacca dell’America Centrale inizialmente venne chiamata con ben tre parole diverse pomo d’oro, traduzione letterale del latino mala aurea.

(Foto: unsplash.com).

Michele Razzetti