a Lecco #leparolevalgono Festival della lingua italiana

In programma l’8, 9 e 10 ottobre nella città lombarda, il festival di Treccani, a ingresso gratuito, prevede l’intervento di molti ospiti prestigiosi

Torna #leparolevalgono Festival della lingua italiana, l’evento organizzato dalla Fondazione Treccani Cultura per presentare alcuni dei i temi della propria ricerca sulla nostra lingua. La manifestazione, giunta alla seconda edizione, è in programma a Lecco dall’8 al 10 ottobre 2021, in una città cruciale per uno dei più grandi romanzi della nostra letteratura, I promessi sposi di Alessandro Manzoni.

Al centro del festival l’italiano, con spazio ai suoi aspetti linguistici e lessicografici, ma anche al suo ruolo di specchio dei cambiamenti che interessano la società contemporanea, «prestando sempre particolare attenzione al valore delle parole come mezzo di espressione, di ragionamento, di condivisione e di sincero, rispettoso e costruttivo confronto tra diverse posizioni» si legge in una nota degli organizzatori.

Nel corso di questi tre giorni sono previsti incontri tematici, spettacoli e laboratori didattici, tutti incentrati sul tema della libertà, raccontato grazie a tre parole chiave, una per ogni giornata: viaggio, spazio e tempo.

Le attività didattiche, in particolare, per la prima volta sono estese anche alle scuole primarie e sono dedicate al linguaggio dei podcast, grazie al coinvolgimento degli attori che hanno realizzato per Treccani il podcast Misteri e Cattivoni. Per le scuole secondarie, invece, sono previste l’analisi della mappa linguistica della parola del giorno coordinata da due grandi linguisti, Luca Serianni e Giuseppe Patota, il laboratorio sull’illustrazione (con Lorenzo Terranera) e quello sul pensiero sui futuri, sviluppato con Treccani Scuola, la piattaforma per la didattica digitale di Treccani.

Tra gli incontri c’è poi quello intitolato Le parole delle canzoni, in cui si racconta l’evoluzione della lingua della musica italiana grazie all’incontro con i testi di cantautori e rapper (Francesco Bianconi e Murubutu) in dialogo con gli scrittori Aurelio Picca e Paolo di Paolo.

Il manifesto del festival (nell’immagine dell’articolo) è stato realizzato da Emilio Isgrò e raffigura un’Italia di api impollinatrici, «metafora di una libertà feconda, fatta di incontri e di scambi, dove natura e cultura trovano un nuovo equilibrio».

Tutti gli incontri e gli spettacoli del Festival sono ad accesso gratuito, ma è necessaria la prenotazione – disponibile fino a esaurimento dei posti – qui; saranno inoltre trasmessi in diretta streaming.