5 plausibilissime cause del coronavirus

Ammettetelo: anche voi avete sentito almeno una teoria strampalata sull’origine e la diffusione del coronavirus

In questi giorni di psicocoronavirus in ufficio, sul tram, al supermercato, perfino per la scale di casa non si sente parlare d’altro. Certo, i mezzi di informazione ci mettono del loro, da Repubblica fino a Barbara d’Urso. Ma cosa stupisce ancora più della psicosi e dell’ansia incontrollata è il complottismo diffuso sulle cause di questo virus

L’ipotesi statunitense è davvero super gettonata: sarebbero stati proprio gli americani, secondo questo film, a creare e poi diffondere il vairus, con l’obiettivo di mettere in ginocchio il nemico commerciale cinese. Ma questa l’abbiamo già strasentita e quindi ci annoia pure un poco.

No, oggi qui vogliamo riportare altri psicocomplotti, alcuni sentiti qui e lì nei vari discorsi, altri frutto della fantasia più improbabile.

PsicoCoronaComplotto #1: la lotta generazionale

Non sappiamo se abbiate mai letto Gli Sdraiati di Michele Serra; beh, qui a un certo punto l’autore si immagina una vera guerra generazionale: giovani contro vecchi, si salvi chi può. Ecco, con il coronavirus questa guerra è diventata addirittura batteriologica.

I giovani, stanchi della mancanza di prospettive lavorative e ossessionati dal sistema pensionistico destinato all’implosione per le pensioni degli over 65, si sono accordati e tac, hanno diffuso un virus che stecca quasi solo i matusa.

PsicoCoronaComplotto #2: i vegani

Sì, proprio loro. Stanchi dell’imperialismo di fassona e fiorentina, hanno preso un pipistrello, gli hanno fatto un clistere con il virus e poi l’hanno fatto mangiare a un turista ipercarnivoro e amante dei cibi esotici. Quello si è cuccato il virus e via all’epidemia con annessa notizia del presunto salto animale-uomo dovuto a un raccapricciante (per noi) pasto a base di pipistrello. Addio carne per tutti: avvistato un gruppo di vacche, polli e agnelli ebbri di prosecco treninare (neologismo!) al suon di Maracaibo

PsicoCoronaComplotto #3: gli ambientalisti

Non so se lo abbiate sentito, ma abbiamo qualche problema con il clima (ironia). Ecco, gli accoliti di Greta & Co. non ne potevano più di annunci disattesi e continui sforamenti dei parametri ambientali. Hanno creato in laboratorio il vairus e zac, lo hanno diffuso in uno dei paesi che più contribuisce all’inquinamento globale. In pochi giorni le emissioni si sono ridotte – questo è vero -, così come le attività commerciali (e questa è solo una mezza vittoria).

PsicoCoronaComplotto #4: la nera signora

Proprio lei. Incazzata nera era perché soprattutto in Occidente nessuno più si ricordava di lei. Quindi ha preso baracche e burattini, ha creato un virus influenzale letale (comunque, ricordiamolo, meno di altri del passato) e pum, giù nel paese più popoloso al mondo.

Pesca grossa, pensava; di fatto percentualmente non le è andata bene come sperava, ma per lo meno tutti noi, babbuini digitalizzati, ci siamo ricordati che prima o poi dovremo incontrarla. Un memento mori in grande stile, insomma.

PsicoCoronaComplotto #5: i produttori di detergenti 

Come dimenticarseli? Eccerto, quelli hanno fatto li milioni. Quando mai ti ricapita che sia Repubblica sia Barbara d’Urso dedichino articoli e tutorial per spiegare come ci si lava le mani? Cioè, ragazzi, c-o-m-e c-i s-i l-a-v-a l-e m-a-n-i, mica robbetta!

E così ora tutti a lavarsi le mani tipo venti volte al giorno, perché solo adesso virus e batteri sono diventati problematici per la nostra salute. A volte, ahinoi, siamo davvero inclini ai lavaggi, sì, ma del cervello.

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AVVERTENZA PER TUTTI I LETTORI: il testo che avete letto

1. è frutto della fantasia, un semplice gioco;

2. vuole solo strapparvi un sorriso, niente di più;

3. non vuole sminuire chi per il coronavirus ha sofferto;

4. non ridicolizza il virus e i suoi effetti, ma gioca sulle congetture a volte strampalate che si sentono sulle sue possibili cause.

(Foto: unsplash.com).