Perché la vittoria dell’Italia era scritta nel cognome di Donnarumma

La finale dell’Europeo si è tenuta di domenica, un giorno speciale per il (cog)nome di Donnarumma

L’Italia vince l’Europeo dopo una partita strepitosa e grazie agli ultimi due rigori parati da Donnarumma. Tutta la nostra nazionale ha contribuito a questo successo, ma forse anche un destino era scritto nel cognome del nostro portiere.

Sì, lo dicevano già gli antichi romani: omen nomen. Tradotto potrebbe essere reso come «di nome e di fatto», ma anche «il destino (è) nel nome».

E da un punto di vista linguistico c’è una coincidenza molto curiosa a questo proposito. Vi starete chiedendo il perché. Partiamo da un fatto: il cognome in questione è composto da due parti, donna e rumma.

La prima sembra abbastanza chiara a tutti noi, anche se occorre prestare attenzione: non significa tanto «essere umano di sesso femminile», quanto piuttosto «signora, padrona». Sì, perché ancora nell’italiano antico donna conservava i valori semantici, di significato, del latino dominam da cui deriva e che significava proprio padrona.

Bene, poi c’è una seconda parte, quel rumma. I campani lo intuiscono forse: questa porzione del cognome del nostro portiere trova la sua origine in rummeneca che in napoletano altro non vuol dire se non domenica (che come gli altri giorni della settimana dovrebbe essere scritto minuscolo, ci raccomandiamo), cioè il giorno in cui abbiamo disputato e vinto la finale (e nel quale tradizionalmente in Italia si gioca il campionato di calcio).

Ok, da un punto di vista etimologico, il cognome è più probabile che sia nato per indicare i discendenti di un’originaria signora Domenica; però a seguito del ruolo cruciale avuto dal nostro portiere nel successo all’Europeo 2020, ci piace dare credito a un’altra possibilità linguistica: Donnarumma come «signore della domenica», che è alla fine ciò che è si è dimostrato il giovanissimo guardiano della nostra porta.

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(Foto: Instagram).