Un’idea didattica interessante che unisce sport, contatto con la natura e apprendimento delle lingue al largo della Toscana
Mettere insieme un corso di lingue e un viaggio in barca a vela può sembrare un po’ assurdo di primo impatto. Ma pensandoci bene non è affatto una cattiva idea da un punto di vista linguistico, almeno per due motivi.
Il primo è che l’immersione diventa davvero completa: negli spazi contenuti di una barca non è possibile eludere gli input linguistici che arrivano dagli insegnanti. Lo spazio ridotto – non adatto a tutti i caratteri – diventa così un fattore che aiuta la cosiddetta competenza passiva della lingua che comprende l’ascolto.
Dall’altro lato può stimolare anche quella attiva: se si può parlare solo in inglese, in questa situazione è impossibile non adeguarsi. Già, a meno che non ci si metta a parlare con il vento o i gabbiani, prima o dopo, verrà naturale superare i timori connessi alla pratica di una lingua che non conosciamo e provare a interagire. La motivazione a “buttarsi” è quindi molto forte in questo contesto e non può che far bene anche ai più timidi.
L’idea è quindi interessante e in Italia viene messa in atto da Mondovela. Si tratta della English Sailing School ed è destinata a ragazzi dai 10 ai 17 anni. In pratica, grazie al binomio skipper-docente di inglese, si abbina l’apprendimento dei rudimenti della vela a un percorso giocoso di miglioramento dell’inglese. Poi ovviamente c’è anche un aspetto più ludico che comprende bagni ed escursioni a terra.
La zona di navigazione è compresa fra Elba, Capraia, Corsica e l’esperienza dura una settimana. Ci si imbarca invece da Marina di Scarlino (GR) per salpare, sempre in condizioni di massima sicurezza, verso le mete del viaggio. Le settimane in cui è possibile imbarcarsi per questa avventura linguistica sono in via di definizione a causa del periodo che stiamo vivendo, mentre il costo per ogni partecipante si aggira sui 900 euro. Per maggiori informazioni potete consultare questa pagina.
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